Quali sono le strategie di apprendimento per ragazzi con carenze attentive?
24 Gennaio 2019
Vi sono alcuni strumenti ed alcuni accorgimenti compensativi utili a bambini ed a ragazzi con carenze di attenzione o di memoria.
Gli strumenti compensativi variano in funzione dell’età. Ecco alcune strategie adatte a preadolescenti e ad adolescenti:
- Mappe mentali (esistono molteplici corsi di formazione per utilizzarle al meglio)
- Tecniche di lettura veloce
- Tecniche di memoria o mnemotecniche (riducono lo sforzo per ricordare i concetti)
- Organizzazione nei dettagli dei tempi di studio
- Fare pause di 15 minuti dopo ogni ora di studio (o dopo ogni 40 minuti di studio, in base all’entita’ del problema cognitivo esistente)
- Organizzazione dettagliata dei materiali scolastici (al momento di studiare matematica, ad esempio, è bene cominciare solo dopo che tutto il materiale sia già stato predisposto sul banco, per evitare distrazioni e perdite di tempo, con conseguente calo di attenzione)
- Organizzazione della stanza dove si studia (stanza silenziosa e luminosa, senza distrazioni, tv spenta, niente giocattoli e videogiochi in giro, nessun fratellino o sorellina in stanza…).
- Presenza di un “tutor” determinato e accogliente, cioè di qualcuno che segua il ragazzo nello studio, meglio se non si tratta di un genitore, ma di una persona esterna.
- Utilizzo di strumenti digitali nello studio (pc, PowerPoint, Word, immagini da internet…)
Ricordo che sono necessarie regole fisse e chiare, per lavorare in maniera ordinata e costante.
Parole chiave da tenere presente sono:
- Regole chiare: il ragazzo deve “muoversi” all’interno di regole precise, condivise e chiare. Deve sapere cosa va fatto e cosa non va fatto.
- Ordine degli spazi: gli spazi in cui avviene lo studio devono essere ordinati e predisposti ad hoc.
- Luogo accogliente e silenzioso: la stanza dove si studia deve essere colorata, luminosa, organizzata nei dettagli e silenziosa. Non sono ammessi tavolo da studio in condivisione con fratelli o sorelle, materiali comuni a fratelli o sorelle e giochi.
- Attività “fattibili”: inutile dedicare tempo ad attività troppo impegnative, che avrebbero le sole conseguenze di demotivare il ragazzo allo studio e di abbassare il suo livello di autostima. Mi spiego meglio, se il ragazzo ha difficoltà mnemoniche o difficoltà attentive è inutile pretendere da lui studi classici o scientifici, meglio una scuola più semplice e con materie meno complesse.
- Passione: è bene che il ragazzo trovi la sua “passione “, il suo hobby, e vi si dedichi con entusiasmo. Non tutti i ragazzi sono destinati a diventare scienziati o ingegneri, ci sono mille altre attivita’e professioni altrettanto soddisfacenti e socialmente riconosciuti. Una fragola è perfetta come marmellata, ma non come primo piatto! Ad ogni ragazzo il suo successo!
Se hai dubbi o vuoi maggiori informazioni sulle strategie nell’apprendimento o sui possibili metodi di studio, contattami!
Dott.ssa Marianna Vallone
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