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Perché la memoria di lavoro è importante?

La memoria di lavoro:

  • Permette un mantenimento dell’informazione e l’elaborazione della stessa, permette cioè non solo un immagazzinamento passivo delle informazioni ma anche un processamento.
  • Consente di svolgere un compito complesso.
  • Permette di manipolare la rappresentazione mentale.
  • Monitora il processo cognitivo in atto.
  • Manipola, controlla e modifica le informazioni della memoria a breve termine.
  • È una memoria trasversale e non dominio-specifica.
  • Mette “a fuoco”, cioè attiva le aree corticali necessarie a svolgere il compito e disattiva le aree non funzionali.

La memoria di lavoro ci permette quindi di:

  • comprendere e rappresentare l’ambiente circostante: ci permette di orientarci nello spazio, di capire dove siamo (ci sono infatti delle connessioni tra deficit nella memoria di lavoro e schizofrenia)
  • mantenere l’informazione dell’esperienza immediata
  • acquisire nuove informazioni
  • formulare e agire in funzione di obiettivi (è collegata con la memoria prospettica)
  • mantenere la consapevolezza di una coscienza di sé (perché permette, istante per istante, di creare una rappresentazione mentale) ed è quindi fondamentale per il mantenimento della personalità.

Correla in maniera significativa con l’intelligenza generale.

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Dott.ssa Marianna Vallone,

psicologa e psicoterapeuta

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